martedì 4 febbraio 2014

Elogio alla Fiducia






Oggi è nata la mia nipotina. Si chiama Beatrice. Io penso che mio fratello e sua moglie abbiano avuto molta fiducia e debbano averla, per forza, ora e nel futuro perché altrimenti non avrebbero avuto il coraggio di mettere al mondo un'altra figlia.
Cos'è la fiducia? é qualcosa che se c'è si vede. Si vede nella possibilità che senti di chiamare un amico, di confidarti con il tuo o la tua partner, di mostrare te disperato in lacrime o terrorizzato come un bambino che trema. La fiducia ha a che fare, per me, un po' con l'abbandonarsi, un po' con lo scommettere e il rischiare e un po', paradossalmente con la possibilità d'essere traditi. Già, se la fiducia in qualcosa o in qualcuno non può essere tradita, probabilmente è una credenza, forse una fede, ma non è fiducia. Fiducia implica il tradimento. Io ho fiducia nella mia compagna, ma contemplo, sebbene non me lo auguri affatto, che lei possa tradirmi andando con un altro o un'altra. Io ho fiducia nei miei amici, ma contemplo che possano smettere di telefonarmi e di volermi bene.
Ma quello che voglio dire è un'altra cosa. Secondo me la fiducia si vede soprattutto negli effetti. Ho notato che se mi fido, le persone cominciano a fidarsi di me e questo crea dei circoli di apertura reciproca, di interesse, di voglia di sapere reciprocamente l'uno dell'altro, di esporsi chiedendo e donando qualcosa di sé (fosse anche un Grazie per la gentilezza, rivolto alla signorina delle poste). Chiaramente c'è chi si approfitta delle aperture per darmi le fregature. L'alternativa sarebbe quella di non fidarmi di nessuno. E' vero, così si riducono al minimo le fregature, ma anche i rapporti, le possibilità di incontro, di scoperta, di vita.
Io ho imparato ad accettare il rischio e scelgo di aprirmi, di rischiare, di parlare con gli sconosciuti, di andare a cena con nobili decaduti, di cambiare strada e perdermi. Prendo un sacco di batoste, è vero ma mi sento pieno, eccitato dalle scoperte, commosso dalle sorprese della vita. Mica dico questo perchè sono un fiducioso di natura. Col cavolo, io per carattere diffidente e paranoico. Ma mi sforzo di non cedere alla paura, semmai d'ascoltarla quando mi suggerisce che qualcosa che non va. In genere mi accorgo dal movimento delle budella che c'è qualche problema: mi suggeriscono che con questa o quella persona è meglio mettere le distanze. Ecco, il punto sta nell'ascoltarsi e non nel farsi guidare dal pre-

giudizio che non ti puoi fidare di nessuno, o anche peggio, ti puoi fidare di tutti. Io scommetto, ma una controllatina al cavallo la do sempre.

Auguro alla piccola Beatrice di avere le condizioni per potersi fidare della vita. So già che ti puoi fidare dei tuoi genitori. Sono bravi abbastanza.

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